Acido isetionico | |
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Nome IUPAC | |
Acido 2-idrossietansolfonico | |
Nomi alternativi | |
Acido idrossietilsolfonico Acido isotionico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C2H6O4S |
Massa molecolare (u) | 126,13 |
Aspetto | polvere bianca |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 203-484-3 |
PubChem | 7866 |
SMILES | C(CS(=O)(=O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,62 |
Indice di rifrazione | 1,505 |
Solubilità in acqua | solubile |
Temperatura di fusione | 191-194 °C (464,15-467,15 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
L'acido isetionico, nome IUPAC acido 2-idrossietansolfonico, è un acido solfonico contenente un gruppo idrossilico in posizione beta. La sua scoperta è stata attribuita a Heinrich Gustav Magnus, il quale fu il primo a sintetizzare il composto nel 1833 facendo reagire il triossido di zolfo con l'etanolo.[1]
È un solido solubile in acqua che trova principalmente un utilizzo industriale nella produzione di tensioattivi biodegradabili, in galvanostegia (ad esempio nel rivestimento dei metalli con lo stagno), nella fabbricazione di inchiostri e resine, come catalizzatore acido e come intermedio di sintesi nell'industria farmaceutica. L'acido isetionico è noto inoltre per essere un precursore della taurina.